Alzi la mano chi, accomodandosi ad una tavola elegante, apparecchiata con posate d’argento, piatti in ceramica bianca e tre o quattro diverse tipologie di bicchieri in cristallo non si è mai chiesto: “E adesso il vino in quale bicchiere si versa?”
Beh! Io sono certa che almeno una volta nella vita questa domanda ce la siamo posta tutti. Anch’io, prima di conoscere l’importanza della forma del bicchiere per esaltare il profumo e le caratteristiche dei vini. Infatti, se durante il pranzo o la cena degusteremo sia vini bianchi, che rossi che spumanti, ci troveremo di fronte una tavola apparecchiata con varie forme di bicchieri. Cerchiamo quindi di capire quale sia meglio utilizzare per ogni tipologia di vino. Eviteremo figuracce e potremo a nostra volta servire ogni vino nel giusto calice!
INDICE:
Innanzi tutto il bicchiere è come una vetrina, attraverso la quale possiamo iniziare a giudicare il colore e l’eventuale effervescenza del vino. Per questo motivo dobbiamo prediligere sempre bicchieri in cristallo o in vetro finissimo di ottima trasparenza.
Entriamo quindi nello specifico delle varie forme di bicchieri esistenti per capire il vino in quale bicchiere si versa.
Questa forma di bicchiere si chiama FLUTE.
Il nome deriva da “Flauto” perché come lo strumento musicale è di forma allungata e stretta. Questa permette alle bollicine che si concentrano sul fondo del bicchiere di salire verso l’alto valorizzando il meraviglioso perlage tipico dei Vini Spumanti. Anche i profumi restano concentrati in uno spazio ristretto; quindi risultano solleticare maggiormente il naso dell’assaggiatore, facendo cogliere sfumature che andrebbero perse se il bicchiere fosse più ampio. Per questo motivo la flûte ha sostituito la Coppa da Champagne (molto bassa e larga) utilizzata oggi solo per alcune tipologie di spumanti dolci, come ad esempio il Moscato.
Questa forma di bicchiere si chiama BALLON.
E’ un termine Francese che indica un bicchiere di forma panciuta; ricorda un pallone da calcio tagliato a tre quarti. E’ utilizzato per i Vini Rossi Invecchiati perché, essendo rimasti chiusi in bottiglia per molti anni, hanno bisogno di più aria per ossigenarsi. Utilizzare quindi un bicchiere ampio facilita la concentrazione dei profumi derivanti dall’invecchiamento (detti aromi terziari) nella pancia del bicchiere. Questi salgono lentamente verso il naso del degustatore raggruppandosi in uno spazio “leggermente più chiuso”. Così si percepiscono anche gli aromi più delicati che esaltano la qualità del vino stesso.
Questa forma di bicchiere si chiama CALICE RENANO.
E’ un bicchiere dalla pancia abbastanza larga e dall’apertura più stretta ideale per degustare i Vini Rossi Giovani. La sua apertura ridotta facilita l’ingresso del liquido direttamente nella parte centrale della bocca evitando il contatto diretto con le gengive. I vini rossi giovani, di solito, hanno tannini poco maturi ed aggressivi, che a contatto con la gengiva, enfatizzano l’effetto astringente. Utilizzare il calice renano attenua questa sensazione sgradevole. Inoltre può essere impiegato per degustare i Vini Bianchi Invecchiati che presentano caratteristiche evolute di morbidezza e rotondità dovute alla permanenza in legno. Questo calice indirizzando il liquido nella parte posteriore e laterale della lingua permette di cogliere sfumature ed aromi più complessi. Proprio quelle che caratterizzano i vini bianchi invecchiati.
Questa forma di bicchiere si chiama CALICE A TULIPANO.
E’ un bicchiere che ricorda la forma del fiore da cui prende il nome. E’ ideale per degustare i Vini Bianchi Giovani. Infatti ha un’apertura svasata che si allunga rispetto al corpo. Questa sua caratteristica permette al vino di essere diretto verso la punta della lingua, dove si trovano le papille gustative più recettive alle sensazioni dolci. Successivamente il liquido passa ai lati della lingua, dove si percepiscono le sensazioni più acidule. Queste sono proprio le caratteristiche che ritroviamo nei vini giovani. Inoltre può anche essere utilizzato per degustare i Vini Rosati. Poiché anche questa tipologia presenta una buona acidità e freschezza.
Questa forma di bicchiere si chiama CALICE A TULIPANO PICCOLO.
E’ ideale per degustare i Vini Passiti e Liquorosi. Ha la stessa caratteristica forma del calice a tulipano, ma ha dimensioni più piccole. La pancia ampia permette l’ossigenazione del vino e la concentrazione dei profumi. L’apertura svasata dirige il liquido verso la punta della lingua dove incontra le papille gustative che esaltano le peculiarità dolci del prodotto. Può essere utilizzato anche per degustare super alcolici come la Grappa.
Ovviamente in casa la gestione di tutte queste tipologie di bicchieri diventa difficile. Come possiamo trovare un buon compromesso e avere una sola tipologia di bicchieri da vino?
Semplice utilizzando il bicchiere da degustazione dei Sommelier:
Questa forma di bicchiere si chiama CALICE ISO.
E’ il frutto degli studi fatti a partire dagli anni 50 da Jules Chauvet. Si parte dalla convinzione che il rapporto fra volume e superficie di un bicchiere hanno una relazione diretta con lo sviluppo di aromi per creare un bicchiere a forma di “uovo allungato”. Questa permette agli aromi di un vino di svilupparsi meglio e in modo continuo. L’altra caratteristica fondamentale del calice è la sua apertura, più stretta rispetto al corpo, che concentra i profumi in un’area più limitata ma sufficiente per porvi il naso ed eseguire un corretto esame olfattivo. Purtroppo questa forma non permette di valutare al meglio il perlage dei vini spumanti, ma è un ottimo compromesso per avere in casa un unico bicchiere adatto a tutte le tipologie di vini.
2 risposte
L’ articolo che mi hai inviato è stato veramente utile. Come sempre con semplicità sei riuscita a dare spiegazioni che, per chi non è del settore, risultano difficili per non dire incomprensibili. Grazie
Grazie a te!