Dall’acino d’uva che matura sulla vite, alla bottiglia che portiamo in tavola, il percorso per produrre il vino è davvero lungo.
Ti sei mai chiesto: che cosa succede al grappolo? Come può un frutto diventare alcolico? Da dove derivano tutti i profumi che si sprigionano quando verso il vino nel bicchiere?
Rispondiamo a tutte queste domande un passo alla volta partendo dall’inizio e scopriamo come si produce il vino.
INDICE
- La Vendemmia
- La Diraspatura
- La Scelta degli Acini
- La Pigiatura
- La Fermentazione Alcolica
- L’ Affinamento
- L’ Imbottigliamento
- Il Confezionamento e lo Stoccaggio
- Conclusioni
La Vendemmia
La Diraspatura
Il primo passaggio in cantina per la produzione del vino è la DIRASPATURA, ossia la separazione dell’acino d’uva dalla parte legnosa del grappolo chiamata RASPO. Solitamente è una procedura che viene svolta dalle macchine: una COCLEA (la spirale rotante che vedi nella foto) riesce a separare gli acini eliminando foglie e raspi.
La scelta degli acini
Dopo la diraspatura per alcune tipologie di vini pregiati si può effettuare una scelta dei singoli acini, per scartare quelli meno maturi o meno adatti alla produzione del vino desiderato. La scelta può essere fatta sia in modo MANUALE che attraverso un LETTORE OTTICO. Sicuramente la scelta del lettore ottico (foto in basso) permette una selezione migliore e più dettagliata: si arriva a controllare sia il diametro del singolo acino che il colore, scartando tutto ciò che non è conforme ai parametri pre-impostati. L’ operatore manuale non può fare una simile scelta perché l’occhio umano non riesce a notare queste minime differenze.
La pigiatura
A questo punto gli acini d’uva sono pressati o schiacciati così da rompere la buccia e far fuoriuscire il succo definito MOSTO e i vinaccioli (semini).
Un tempo questa azione veniva eseguita dalle persone che schiacciavano gli acini d’uva con i piedi. Oggi la tecnologia mette a disposizione degli appositi macchinari industriali detti PIGIATORI, per rendere questa operazione molto più veloce e semplice.
La fermentazione alcolica
Lo ZUCCHERO presente nel succo d’uva (mosto) viene trasformato dai lieviti presenti sulla buccia (fermentazione spontanea) o più correttamente dai LIEVITI SELEZIONATI aggiunti da ogni produttore per ottenere una particolare tipologia di vino (fermentazione alcolica controllata). Si ottiene così ALCOOL ETILICO, anidride carbonica e GLICEROLO.
Ecco come si produce il vino: a questo punto abbiamo ottenuto il cosiddetto MOSTO FIORE. Da un semplice frutto abbiamo ottenuto la prima versione del nettare degli Dei, ma la vinificazione non è ancora finita.
L’Affinamento
L’AFFINAMENTO è il lasso di tempo necessario al Mosto Fiore per ARMONIZZARE tutte le sue componenti ed diventare VINO.
In base alla tipologia di vino che si vuole produrre, l’affinamento potrà essere fatto in CONTENITORI NEUTRI, ossia che non rilasciano particolari profumi, di ACCIAIO, CEMENTO o VETRORESINA, oppure in BOTTI DI LEGNO che regaleranno particolari aromi al vino (definiti AROMI TERZIARI).
Il periodo di affinamento può variare da alcuni mesi a qualche anno, sempre in base alla tipologia di vino che si vuole produrre.
L’ Imbottigliamento
Trascorso il periodo di affinamento, durante il quale il vino si è armonizzato, in cantina si procede con l’imbottigliamento. Questa procedura è svolta da MACCHINE IMBOTTIGLIATRICI (vedi foto) che consentono innanzitutto di lavare e sterilizzare le bottiglie nuove, che saranno riempite, tappate ed etichettate. Dei lettori ottici controlleranno ogni fase: il livello di riempimento di tutte le bottiglie deve essere identico, il tappo e la capsula devono essere posizionati correttamente ed etichetta e retro-etichetta devono essere ben incollate alla bottiglia. Tutto ciò che non è conforme ai parametri selezionati verrà scartato.
L’uomo controlla e supervisiona il buon funzionamento del macchinario.
Il confezionamento e lo stoccaggio
Le bottiglie di vino prodotte a questo punto possono essere inserite nei cartoni di confezionamento finale.
Le cantine preferiscono comunque lasciar passare un breve periodo di tempo, definito STOCCAGGIO, per consentire al vino di armonizzare ulteriormente tutte le sue caratteristiche, prima di immettere in commercio il prodotto finito.
Ecco spiegato come si produce il vino!
A questo punto le cantine spediscono il vino prodotto ai rivenditori, ma fortunatamente le caratteristiche del nettare degli dei non resteranno inalterate col passare del tempo. Infatti il vino nella bottiglia continua la sua evoluzione o CICLO BIOLOGICO.
Dalle caratteristiche di GIUVENTU’ dei primi tempi in bottiglia, dove solitamente acidità e freschezza sono più marcate, si passerà ad un periodo di MATURITA’ ed equilibrio, per completare il percorso quanto le proprietà organolettiche inizieranno a deteriorarsi, arrivando ad una fase di progressivo DECLINO.
Questo ciclo può durare svariati mesi o svariati anni, in base alle varie tipologie di vini, ma è quasi impossibile stabilire a priori l’esatta longevità di un vino poiché molteplici sono i fattori che influenzano la sua conservazione e ossidazione…. Bisogna aspettare e provare: a volte troverai delle inaspettate e meravigliose sorprese, a volte sarà troppo tardi e la bottiglia è da scartare, ma anche questa esperienza fa parte del mondo del vino!