Descrizione
Ti consiglio Florus Moscadello di Montalcino.
Il Borgo di Montalcino è famoso per il Brunello, recentissimo fiore all’occhiello di questo territorio. Nei secoli passati era invece rinomato per l’ormai quasi dimenticato Moscadello.
Già nel 1685 Francesco Redi nel suo Ditirambo di Bacco in Toscana scriveva: “del leggiadretto, del sì divino Moscadelletto di Montalcino. Un tal vino lo destino per le donne di Parigi e per quelle che sì belle rallegrar fanno il Tamigi”.
Una perla storica ottenuta esclusivamente dal naturale appassimento delle uve sulla pianta.
Prodotto nei vigneti di proprietà dell’azienda, nella zona collinare del versante sud del comune di Montalcino a circa 120 mt s.l.m..
Le uve sono raccolte intorno alla metà di ottobre ed oltre.
Il succo ottenuto dalla pigiatura viene fatto fermentare lentamente. Successivamente matura almeno 1 anno in barriques di rovere francese. Prima di essere commercializzato affina qualche mese anche in bottiglia.
Si ottiene così un vino da meditazione di colore giallo dorato.
Al naso si contraddistingue per l’estrema varietà di profumi ed aromi: il miele, l’arancia candita e l’albicocca disidratata sono solo alcuni.
In bocca il notevole residuo zuccherino è ben bilanciato da una buona acidità.
E’ un vino equilibrato, setoso e molto persistente.
Ideale in abbinamento alla pasticceria secca come i cantucci, biscotti tipici toscani e i formaggi molto stagionati o erborinati come il gorgonzola, il muffone, il pecorino stagionato oltre 30 mesi, il cacio di Fossa o il formaggio Bastardo del Grappa.
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