Hai mai pensato a quanto un vitigno possa essere avvolto nel mistero e nella storia? Prendi il Primitivo, per esempio. Un’uva che ha attraversato mari e continenti, con una storia che potrebbe far impallidire un romanzo d’avventura. Ma andiamo per gradi e scopriamo le maggiori curiosità sul vitigno Primitivo!

Il Mistero dell’origine del Vitigno Primitivo

Da dove viene il Primitivo? È una domanda a cui anche gli studiosi faticano a rispondere. Un vitigno tanto cosmopolita da essere stato rintracciato in Puglia, nei Balcani con il nome di Crljenak e persino negli Stati Uniti sotto il nome di Zinfandel. La sua origine è un puzzle ancora irrisolto, e forse è proprio questo che lo rende così irresistibile.

L’Aneddoto del “Primicerio”: alcune curiosità sul vitigno Primitivo.

Don Francesco Filippo Indellicati, un sacerdote di Gioia del Colle, che non era solo devoto a Dio, ma anche alla botanica e all’agronomia, si è guadagnato la paternità del nome “Primitivo” da lui chiamato “Primicerio“. Era intorno al 1700 e lui notò che un particolare vitigno si adattava meravigliosamente alle terre rosse della zona e soprattutto maturava prima degli altri. Un grappolo così nero, così dolce e così invitante da selezionare quella varietà così precoce e iniziare a coltivarlo su larga scala e a vinificarlo in purezza. Infatti il nome Primicerio si tramuta in Primitivo che deriva dal termine latino “Primativus” che significa “Precoce“. Ma attenzione, questa storia non svela le sue vere origini. Può darsi che fosse conosciuto con un altro nome in altre regioni! Le radici del Primitivo sembrano affondare in diverse terre: dalla Puglia ai Balcani, fino alla California. E ogni tappa aggiunge un tocco di mistero e fascino al suo sapore. Nel XIX secolo, il Primitivo viaggiò fino agli Stati Uniti sotto il nome di Zinfandel, diventando il rosso più importante della California. Un vino così versatile da adattarsi e fiorire in diversi continenti. Non è incredibile?

Un Gusto Globale: dal palato alla tavola

Con tante origini e storie, il Primitivo ha un gusto che è un vero e proprio “melting pot” (calderone😂) culturale. È un vino che offre note aromatiche di frutti rossi, spezie e un pizzico di mistero. Perfetto per accompagnare una varietà di piatti, da carni rosse a formaggi stagionati. Si sente a “proprio agio” in tutto il mondo, e forse è questo il segreto del suo fascino universale.

Disciplinari e denominazioni italiane

Il Primitivo, attualmente, rientra nei disciplinari di tutte le IGT o IGP della Regione Puglia, di cinque DOP della regione stessa (Gravina, Primitivo di Manduria, Colline Joniche Tarantine, Gioia del Colle, Terra d’Otranto), e di una DOCG (Primitivo di Manduria Dolce Naturale)

Un Viaggio nel Calice

E allora, che ne dici? Sei pronto ad avventurarti nel mondo enigmatico del Primitivo? È un viaggio che ti consiglio di non perdere, perché ogni sorso è una nuova scoperta, un nuovo interrogativo, una nuova delizia. Un vino che ha viaggiato attraverso continenti e culture, guadagnandosi una reputazione che pochi altri possono vantare. La prossima volta che sollevi un bicchiere di Primitivo, ricorda che stai gustando un pezzo di storia… una storia che è ancora in fase di scrittura.

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